martedì 10 febbraio 2009

Un Viaggiatore ed un saggio

Ci sono domande che tutti ad un certo punto della loro vita si pongono. C'era solo un modo per avere delle risposte: affrontare un gravoso viaggio tra le impervie vette delle inarrivabili montagne tibetane, in viaggio spirituale per incontrare un saggio eremita, abbarbicato sul suo eremo, diafano e sozzo, di una sozzura che solo anni di stenti e isolamento possono forgiare, ma che sa tutto. Da lui si sarebbero potute avere le risposte chiarificatrici di una vita. Il Viaggiatore, finalmente arrivato al cospetto del saggio, formulò subito la sua domanda:

- Maestro.. ho deciso che voglio fare tutto ciò che mi va di fare..faccio bene?

- Non sempre ciò che si vorresti fare si rivelerà la cosa giusta da fare,e rimarrai deluso.

Inizialmente perplesso, poi convinto di aver bensì capito cosa dovesse fare della sua vita, il Viaggiatore rispose:

- Maestro.. ho deciso: allora farò tutto quello che è giusto fare!

- Non sempre quello che è giusto fare sarà cioè che vuoi fare, rimarrai scontento.

Una sfiancante delusione, per non dire frustrazione, attraversò corpo e mente del Viaggiatore. Stiede lì per qualche minuto o qualche ora, il tempo necessario per riformulare la domanda al Saggio. Fu così che gli chiese, seppur con un filo di disperazione:

-Maestro.. e allora cosa dovrei fare?

QUI LE STRADE SONO DUE. FINALE A: SE AVETE ANCORA VOGLIA DI LEGGERE. B: SE QUESTA COSA É GIA' ANDATA TROPPO PER LE LUNGHE. UNO É QUELLO CHE AVEVO PENSATO ALL'INIZIO, MA POI DAL MOMENTO CHE PENSO TROPPO É VENUTO FUORI ANCHE IL FINALE ALTERNATIVO.



FINALE A

- Niente. Come me - rispose il Saggio

Stizzito il viaggiatore replicò, sfogando il proprio rancore sul povero vecchietto:

- ...e non poteva dirmelo prima di farmi lavorare due anni per mettere da parte i soldi per questo viaggio, prima di affrontare 17 ore di volo intercontinentale, scalare montagne dove nessuno era ancora arrivato, visitare luoghi che mai avrei visto in vita mia, mangiare del cibo non meglio identificabile che mai avrei provato, dialogare non so come con gente che non parla la mia lingua...

Li il viaggiatore si interruppe. Forse era vero, il viaggio era una cosa che lui stesso aveva deciso di intraprendere, ed era anche vero che non ricevere le risposte che si immaginava di poter avere dal saggio, lo aveva deluso; ma tutto quello che c'era stato prima di quella risposta inconcludente, il viaggio...quello non era stato poi così male. Forse il saggio si sbagliava. O forse era talmente saggio da non dargli una risposta secca, così come fosse un dogma, ma di portare il viaggiatore a darsi egli stesso la Risposta, motivandola, e facendola sua. Tutto sommato non andò male: il viaggiatore fece ciò che voleva fare, era giusto che lo facesse..ed alla fine tanto deluso non era.




FINALE B

- Niente. Come me.
- ah... ... Quell'eremo lì è libero?

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