mercoledì 18 marzo 2009

Della vera amicizia

É proprio vero che certe cose non cambiano mai. E accorgesi di condividere le idee di un filosofo vissuto nel primo secolo d.C., è sinceramente emozionante.

Mi limito a riportare alcune frasi o dei brevi passaggi tratti da "Della vera amicizia" di Plutarco.

"L’amico non deve essere noioso e tantomeno perfetto, il valore di un’amicizia non dipende da un conteggio rigido e austero."

"
Non bisogna però sospettare tutti quelli che ci lodano; la lode, se opportuna giova all’amicizia quanto la critica. I brontolii ed i rimproveri logorano l’amicizia, mentre la lode benevola, generosa e pronta dei nostri successi ci fa ascoltare tranquillamente e senza risentimento anche i giudizi più schietti.
Sappiamo infatti che chi è facile alla lode, ricorre al biasimo solo quando vi è costretto, e ne siamo felici."

"
È doloroso, proprio quando si ha bisogno di amici veri, accorgesi di non averne e non poter cambiare un consigliere infido e subdolo in un amico sincero e costante"

"Quando due persone si incontrano per strada, l’amico, senza convenevoli, soltanto con uno sguardo e un sorriso, esprime con gli occhi la propria affettuosa intimità e passa oltre; invece l’adulatore si mette a correre, si lancia all’inseguimento, saluta da lontano agitando le mani, e se è stato visto e salutato per primo prende a scusarsi"

"
L’adulatore spinge l’uomo all’errore e a ignorare la propria vera natura, offuscandone i pregi e esasperandone i difetti."

"
La franchezza vera, propria dell’amico, agisce sugli errori, causando dolore che però salva e guarisce, come il miele che brucia e disinfetta le ferite, utile e dolce per il resto"

Nessun commento: