mercoledì 20 maggio 2009

Perfetta

La mattina sono il suo primo pensiero. Appena sveglio, ancora con gli occhi semichiusi e sebbene infreddolito per l’escursione termica tra il caldo piumone ed il freddo appartamento, la prima cosa che fa, forse addirittura incoscientemente, è svegliare me. Arriva in silenzio. Gli basta sfiorarmi e mi ridesto subito; mi sento letteralmente accendere quando si rivolge a me. Anche se ci frequentiamo da poco ha detto che come me non ce ne sono state altre. Gliel’ho sentito dire una sera, quando c’erano i suoi amici a cena. Ci ha presentati. Non faceva che tessere le mie lodi, ammetto che è stato abbastanza imbarazzante. So che quella di cui ho preso il posto lo ha abbandonato senza alcun preavviso. Il giorno prima andava tutto bene e d’improvviso qualcosa è andato in pezzi. Ma fortunatamente gli ho fatto dimenticare quella brutta esperienza. Purtroppo ho sentito dire che nell’ufficio dove lavora c’è una mia connazionale, decisamente una poco seria e per quel che so, nemmeno una gran bellezza; sempre che non vi piacciano quelle alte e di corporatura molto robusta: i maligni hanno detto che assomigli addirittura ad un armadio. Mi è giunta voce che vada con tutti, e si faccia addirittura pagare! Magari prima di conoscermi anche lui qualche volta l’avrà frequentata, tuttavia io sono un tipo moderno, almeno come mentalità e modo di fare, quindi non mi scandalizzo.
Certo, non è conveniente dire in giro che prima di conoscerci ha preso informazioni su di me da internet. Però così mi ha scelta consapevolmente, sa tutti i miei pregi e difetti, gli è bastato cercare su Google tre semplici parole: macchina caffè espresso.

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