Un feroce mal di testa non mi fa dormire. E se anche riuscissi ad addormentarmi, probabilmente verrei svegliata dal rumore causato dal vento, o dalla cagnolina della vicina. La sento piangiucchiare (la canuzza, non la vicina) e mi accorgo che, lo dico termini tecnici, mi vengon fuori gli occhi a cuoricino e penso "ma povera ducina canuzza teneruzza.." e cose così. E' il mal di testa, mi dico. Ma non è vero... molto semplicemente divento più scema del solito quando si tratta di cani. Accendo la radio. Io accendo sempre la radio quando non riesco a dormire la notte. So che potrei vedere via web cam il traffico del centro di Città del Messico in tempo reale, grazie ad internet: magie della tecnologia. Ma dove abito io, la radio riesce a prendere si e no sei stazioni. Escluse le due emittenti che propinano musica dance, radio3 (musica classica? non può essere che radio3), un professore che parla di qualche argomento che non riesco a cogliere, nonostante si avverta chiaramente che lui è un professore, mi ritrovo per forza di cose ad ascoltare radio r.t.l. o r.d.s., non ricordo. Si sente che ai due speaker importa solo di uscire da quello studio insonorizzato il prima possibile, ma la musica è sopportabile. Fino a quando decidono di smentirmi mandando in onda una canzone di Ramazzotti. Butto via gli auricolari nemmeno fossero diventanti incandescenti e spengo la radio. Peccato perché a me piace la radio. Mi piace soprattutto la notte. In nottate così, quando il sonno sta già arrivando e la musica fa solo da sottofondo ai miei pensieri, penso spesso che mi piacerebbe lavorare in radio. Ma di notte. Ed allora inizio a pensare a chi, insonni a parte, starà ascoltando la radio a quell'ora. E faccio sempre lo stesso collegamento. Penso a chi sta viaggiando in auto, ai camionisi, agli autisti dei pullman. E di conseguenza penso alle stazioni di servizio, quelle aperte tutta la notte. Quei non luoghi che non dormono mai. Posti dove passano centinaia di persone.E per quanto li trovi a modo loro dei posti squallidi e senza anima, mi vien voglia di essere lì. Quando andai a Roma in pullman scendevo praticamente ad ogni stazione di servizio, ed io ed uno dei miei compagni di viaggio che come me non riusciva a resistere al fascino grottesco di questi posti, ci guardavamo a vicenda come se fossimo altre persone. Come se facessimo parte di qualche segreta congregazione dei frequentatori notturni di autogrill. Ad ogni fermata compravamo qualche tavoletta di cioccolata o pacco di biscotti, di quelli che non trovi in nessun'altro supermercato. Che viene da pensare che ci sia un mercato parallelo di prodotti per autogrill, di leccornie la cui vendita è misteriosamente vietata all'infuori dalle autostrade.
domenica 3 gennaio 2010
R.D.L. (Radio Delirio Lessicale)
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2 commenti:
A me anche :D
Lillo sarebbe da sgozzare e se c'era ramazzotti e c'erano 2 speaker, ascoltavi di certo rtl...
Dovremmo metterci in viaggio a fare un mega set fotografico ai non luoghi che amiamo tanto...spero che accada un giorno....
Continua a delirare in questo modo...hai dato un fascino particolarissimo a tutto questo pseudo racconto...
Spero che il mal di testa sia passato e... la notte... ascolta radio capital, la trovi online :-D
Bacyo
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