domenica 3 gennaio 2010

R.D.L. (Radio Delirio Lessicale)



Un feroce mal di testa non mi fa dormire. E se anche riuscissi ad addormentarmi, probabilmente verrei svegliata dal rumore causato dal vento, o dalla cagnolina della vicina. La sento piangiucchiare (la canuzza, non la vicina) e mi accorgo che, lo dico termini tecnici, mi vengon fuori gli occhi a cuoricino e penso "ma povera ducina canuzza teneruzza.." e cose così. E' il mal di testa, mi dico. Ma non è vero... molto semplicemente divento più scema del solito quando si tratta di cani. Accendo la radio. Io accendo sempre la radio quando non riesco a dormire la notte. So che potrei vedere via web cam il traffico del centro di Città del Messico in tempo reale, grazie ad internet: magie della tecnologia. Ma dove abito io, la radio riesce a prendere si e no sei stazioni. Escluse le due emittenti che propinano musica dance, radio3 (musica classica? non può essere che radio3), un professore che parla di qualche argomento che non riesco a cogliere, nonostante si avverta chiaramente che lui è un professore, mi ritrovo per forza di cose ad ascoltare radio r.t.l. o r.d.s., non ricordo. Si sente che ai due speaker importa solo di uscire da quello studio insonorizzato il prima possibile, ma la musica è sopportabile. Fino a quando decidono di smentirmi mandando in onda una canzone di Ramazzotti. Butto via gli auricolari nemmeno fossero diventanti incandescenti e spengo la radio. Peccato perché a me piace la radio. Mi piace soprattutto la notte. In nottate così, quando il sonno sta già arrivando e la musica fa solo da sottofondo ai miei pensieri, penso spesso che mi piacerebbe lavorare in radio. Ma di notte. Ed allora inizio a pensare a chi, insonni a parte, starà ascoltando la radio a quell'ora. E faccio sempre lo stesso collegamento. Penso a chi sta viaggiando in auto, ai camionisi, agli autisti dei pullman. E di conseguenza penso alle stazioni di servizio, quelle aperte tutta la notte. Quei non luoghi che non dormono mai. Posti dove passano centinaia di persone.E per quanto li trovi a modo loro dei posti squallidi e senza anima, mi vien voglia di essere lì. Quando andai a Roma in pullman scendevo praticamente ad ogni stazione di servizio, ed io ed uno dei miei compagni di viaggio che come me non riusciva a resistere al fascino grottesco di questi posti, ci guardavamo a vicenda come se fossimo altre persone. Come se facessimo parte di qualche segreta congregazione dei frequentatori notturni di autogrill. Ad ogni fermata compravamo qualche tavoletta di cioccolata o pacco di biscotti, di quelli che non trovi in nessun'altro supermercato. Che viene da pensare che ci sia un mercato parallelo di prodotti per autogrill, di leccornie la cui vendita è misteriosamente vietata all'infuori dalle autostrade.

Quello che ho scritto non mi pare di grande interesse, né particolarmente piacevole da leggere, ma sono le 3.57 ed il feroce mal di testa, visto che non riesco a dormire, continua a volermi tenere compagnia; ma com'è caro lui! Credo che queste righe abbiano poco senso, ma ne avranno ancora di meno a leggerle alla luce del sole. E non intendo dire che chi si troverà a leggerle, dovrà farlo di nascosto, ma sarebbe meglio e forse aiuterebbe vagamente la comprensione, dedicarsi alla loro lettura in piena notte. Ma poi mi chiedo.. chi è vorrebbe davvero tentare di comprendere quello che scrivo? Questo è solo puro delirio lessicale. Ed a me piace.

2 commenti:

Maxdog ha detto...

A me anche :D

Dr ƒeelgood ® ha detto...

Lillo sarebbe da sgozzare e se c'era ramazzotti e c'erano 2 speaker, ascoltavi di certo rtl...

Dovremmo metterci in viaggio a fare un mega set fotografico ai non luoghi che amiamo tanto...spero che accada un giorno....

Continua a delirare in questo modo...hai dato un fascino particolarissimo a tutto questo pseudo racconto...

Spero che il mal di testa sia passato e... la notte... ascolta radio capital, la trovi online :-D

Bacyo