Nei miei ricordi aveva la forma di una casetta. Bianca, col tetto spiovente, rosso. La prima casetta che disegnano tutti i bambini, ed ora capisco come mai, visto che ormai da generazioni viviamo in impersonali parallelepipedi dal tetto noiosamente piano e di casette così se ne vedono solo nella pubblicità del mulino bianco. La casetta però aveva un tetto particolare, con 4 grossi fori: uno quadrato, uno triangolare, uno circolare ed uno cruciforme. Ed ovviamente c'erano anche le formine da inserire nei fori, possibilmente di colore rosso, giallo, blu e verde. Non nascondo che le volte che mi è capitato di ritrovare un giochino simile, di recente, ho provato una certa soddisfazione nel dimostrare a me ed al bimbo proprietario del gioco, quanto fossi brava ad inserire al primo tentativo la formina nel foro adeguato. Troppo facile. Sarà mica che quel "12/25+" che indica la fascia d'età a cui è dedicato il gioco, indichi i mesi e non gli anni? In ogni caso, gioco da ragazzi, come si usa dire. Ma quello è un gioco per bimbi, non per ragazzi. Non per niente questo tipo di gioco, si chiama gioco educativo. Dubito che un cucciolo di uomo della fascia di età per cui è stato concepito quel gioco, riesca a risolverlo al primo tentativo. Non me ne intendo, ma immagino che quando si siano messi solo poco più di una dozzina di mesi tra il proprio presente e ed il giorno in cui si è nati, il modo di percepire il mondo o anche solo la camera che ci sta intorno siano ancora molto primordiali e approssimativi. Per un bimbo non sarà così ovvio che la formina circolare non possa entrare mai e poi mai nel foro triangolare. Come fa a saperlo, l'ignaro pargoletto? Deve provare e riprovare, finché, forse per caso, forse per errore, forse per intuito, deciderà di cambiare foro, azzeccando quello giusto. Probabilmente la scoperta sarà così inaspettata da non essere subito registrata. Probabilmente alla sessione di gioco successiva, la stressata formina circolare si ritroverà a cozzare senza tregua contro un altro foro, quello quadrato magari. Nel frattempo l'insolubità del gioco potrebbe annoiare il
La casetta con cui stavo giocando io ha ben più di 4 fori sul suo tetto, e le differenze tra i fori non sono macroscopiche. Forse mi sono stancata di provare a capire dove inserire questa stramaledetta formina dal colore indecifrabile e dalla forma indefinibile. Al momento non escludo nemmeno che per qualche inspiegabile errore, mi abbiano dato una formina che non corrisponde a nessun foro. Oggi prendo le chiavi, quelle della macchina nera. Al gioco della casetta ci ritornerò. Poi.
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