- gli schnauzer nani. Ne ho contati almeno cinque, più un sacco di altri cagnolini striminziti, quali cocktail di yorkshire e chiuahua, chiuaua e yorkshire, chiuahua e chihuahua, yorkshire e yorhkshire, chihuahua/yorskshire e chihuahua, e tutte le altre combinazioni possibili. Avvistati pochissimi cani che possano essere oggettivamente definiti tali.
- rompersi gli arti superiori. Del perché ne abbia inziato a tenerne il conto, lo spiego un’altra volta, ma ho conteggiato almeno 7 persone con un braccio appeso al collo. Unendo questa osservazione con la precedente, sono arrivata alla conclusione che i sivigliani abbiano bandito i cani di taglia grande perché portandoli a passeggio i quattrozampe li strattonavano così forte da causare danni, e quindi ora tutti preferiscono avere degli esemplari di cani peso mosca.
- mangiare cibi fritta. Gli piace fin troppo.(Detto che chi viene dalla città “panino con panelle a merenda”, fa un certo effetto). Colazione con churros (buoni, buonissimi, ma quasi intangibili. Sono solo un pretesto per friggere qualcosa.). Pranzo e cena con patatine fritte e tapas; tapas che erano (almeno per il 40% nel mio caso) guardacaso fritte.
- bere birra. Ma quasi esclusivamente Cruzcampo.
- i prosciutti. Capisco che si tratti di un prodotto tipico, ma fare colazione in un bar con un prosciutto di Damocle che penzola minaccioso sulla tua testa, può essere traumatizzante.
- le arance. Anche solo guardarle. Tant’è che gli onnipresenti aranci lungo le strade erano sempre carichi di frutti che nessuno però raccoglieva. Piccoli soli incadescenti che illuminavano le strade più dei lampioni.
- rompersi gli arti inferiori. Vedi sopra. Avvistati 5 mono gamba.
- la lingua spagnola. Anche facendo domande in inglese, tutti rispondevano solo in spagnolo. Ma va bene così, in fondo han ragione.. è davvero una bella lingua.
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